Ha tenuto un gran numero di mostre in vari paesi, 35 personali e 40 collettive, in particolare in Italia, Germania, Spagna, Tailandia. Sul suo lavoro di pittore hanno scritto nel corso degli anni noti critici, scrittori e uomini di cultura, come R. Bossaglia, O. Calabrese, S. Ceccato, S. Dell’Orso, R. De Grada,M. De Micheli, A. Pansera, G. Severo, F. Albertazzi, G. Battaglia, N. Briamonte, L. Cammarella Falsitta, G. Cantone, M. Castaldi, F. Guardoni, Y. Hemmerle, G. Karegovic, A.L. Marz, G. Oldani, M. Perazzi, B. Pozzati, R.L. Tapparo, T. Trini, E. Vittoriani, G. Dorfles, R. Valerio, P. De Maria, A. Serini, M.G. Ghelfi e altri.
Santa Marina
Quando arrivai a Casoli per la prima edizione di Casoli Pinta non avevo ancora deciso il tema e il soggetto che avrei dipinto. A cena ebbi la fortuna di trovarmi a fianco del giovane parroco che mi raccontò la storia della sua Patrona. La trovai straordinaria. La documentazione delle ricerche svolte dallo stesso parroco mi confermò quale canovaccio sottile avrebbe potuto nascerci per un film (magari di Pupi Avati). Quella ragazza vestita da frate che aspetta per mesi, fuori dal muro del convento, il perdono per una colpa non sua, cullando e scaldando un bambino con l’amore di una maternità che la sua stessa scelta non le aveva concesso mi sembrarono adatte al più serio degli impegni. Il paesaggio attorno non era poi così diverso da quel Libano della sua antica storia e il calore e la ospitalità della gente mi aiutavano ad immaginare. Dopo avere riletto i documenti del parroco mi accinsi a dipingere con la commozione in gola e la passione nelle mani. Cinque giorni non sono molti. Se il risultato è incompleto o indegno del soggetto Santa Marina mi perdonerà.
Marco Viggi