Opere pubbliche realizzate:
1969, Monumento in bronzo a Salvo D’Aquisto, giardini pubblici di Saronno – 1970, Crocifisso ligneo, chiesa parrocchiale di S. Donato di Lamon – 1972, Monumento all’alpino, scultura in porfido, Caserma Zanettelli, Feltre – 1973, Monumento Fontana ai caduti, scultura in bronzo e pietra, Selva di Cadore – Esecuzione di 14 disegni per una Via Crucis, tradotti in mosaico dalla scuola di Spilimbergo, per la chiesa di Zorzoi di Sovramonte – 1974, Crocifisso, scultura in legno, Convento Suor Maria Bambina, Brescia – 1975, Monumento ai caduti, scultura in porfido, Vellai, Feltre – Madonna della sofferenza, rilievo ligneo, Chiesa parrocchiale di Aune di Sovramonte – 1982, Via Crucis, rilievo ligneo, chiesa parrocchiale di Savosa, Lugano, Svizzera; Storie di S. Barbara, rilievo ligneo, centrale idroelettrica SAVA di Sovramonte – 1985, Pannello murale per il villaggio artistico Grandi e Tabacchi di Boarezzo, Valganna – 1986, Altare ligneo, Chiesa parrocchiale di S. Donato di Lamon – 1987, Via Crucis, 14 pannelli dipinti, Chiesa parrocchiale di S.S. Pietro e Paolo di Masnago – 1990, Altare ligneo, Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, Servo di Sovramonte – 1996, Porte in bronzo, Chiesa parrocchiale di S. Giuseppe Lavoratore, Boscariz, Feltre; Annunciazione, rilievo ligneo, sala del tesoro nella Basilica di S. Pietro, Roma – 1997, Pannello murale per Casoli Pinta, Casoli di Atri (Teramo) – 1998, Affresco, ospedale civico di Feltre; Crocifisso ligneo, Chiesa parrocchiale di Casoli di Atri; Altare ligneo, Chiesa parrocchiale dei S.S. Pietro e Paolo di Lamon – 1999, Pannello murale a Foza – 2001, Altare e Ambone in legno, Chiesa di S. Valentino a Mareson di Zoldo – 2002, Decorazione murale sala consigliare, Municipio di Lamon; Angelo ligneo, Santuario S.S. Vittore e Corona, Feltre.
Lavoro nei campi a San Donato
Sovente a San Donato nelle fresche mattine d’estate, mi svegliava un ritmico martellare metallico, lontano, cui faceva eco un altro più vicino, e un altro ancora. Dalla finestra vedevo il colle di fronte, gli alberi e i prati abbaglianti riflettermi il sole, il lampeggiare delle falci e l’odore dell’erba tagliata mi dicevano che anche per me iniziava una nuova giornata di lavoro; “de ndar a slargar ‘l fen”.
Antonio Bottegal