Mostre personali:
1963, Centro di Cultura, Lecco, presentato da Raffaele De Grada – 1966, Galleria Ghitti, Torino, presentato da Massimo Carrà – 1967, Galleria Palazzo Carmi, Parma, presentato da Roberto Tassi – 1969, Galleria “Il Portico”, Cesena; Galleria 32, Milano, presentato da Luigi Carluccio
1970, Galleria Formi, Bologna, presentato da Franco Solmi – 1975, Galleria 32, Milano, presentato da Gianfranco Bruno – 1980, Galleria “Spazio-Immagine”, Milano, presentato da Giorgio Seveso – 1984, Galleria “La Gradiva”, Roma, presentato da Rossana Bossaglia – 1985, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, presento da Rossana Bossaglia – 1988, Galleria “Cromatica”, Ceriale, presentato da Nicola Ciarletta – 1990, Galleria Russo, Fiuggi, presentato da Romeo Lucchese – 1992, Fortezza delle Mura Medicee, Grosseto, presentato da Anselm Waldmann – 1995, Castello Visconteo, Trezzo Sull’Adda, presentato da Elena Pontiggia; Palazzo Patrizi, Siena, presentato da Giorgio Luzzi – 1999, Galleria “Arte Armanti”, Varese.
Bibliografia essenziale:
1963, A. Natali, “l’Unità” – 1964, A. Dragone, “Stampa Sera” – 1966, L. Carluccio, “Gazzetta del Popolo” – 1967, M. Lepore, “Corriere d’Informazione”; “On Exibitions”, Londra; F. Passoni, “Avanti”; M. Valsecchi, “Il Giorno” – 1968, E. Cassa Salvi, “Giornale di Brescia” – 1969, R. De Grada, “Le Sette Arti”, Rai; R. Carrieri, “Epoca”; D. Buzzati, “Corriere della Sera”; F. Solmi, “L’Unita” – 1970, G. Mascherpa, “L’Avvenire” – 1071, G. Seveso, “L’Unità”; P.Paloscia, “La Nazione” – 1975, A. Sala, “Il Giorno”; R. Tassi, “Il Mondo” – 1983, L. Somaini, “La Repubblica” – 1986, P. Levi, “L’Europeo” – 1995, E. Pontigia, “KOS” – 1997, E. Krumm, “Corriere della Sera”.
I fratelli della costa
Ho pensato di riprendere per questo “murale casolano” una immagine del mio recente ciclo di dipinti “I fratelli della costa”. Una immagine lirica e sognante dunque, che mi pare bene si adatti a questo dolce paesino dipinto.
Ricordo sempre con piacere il mio soggiorno a Casoli di Atri, l’ospitalità dei suoi abitanti, la cordialità e l’amicizia che si era creata con i giovani organizzatori della manifestazione e il loro autentico entusiasmo per il lavoro degli artisti. Stanchi ed affamati, scesi dal trabattello, ci accoglieva il Centro Anziani, con la semplicità generosa di una casa d’amici. Io, poi, avevo Biagio, il barbiere, che sosteneva la mia “fatica”, con incoraggiamenti e ottimi caffè. Da parte mia, posso dire di aver lavorato con impegno, consapevole che lasciare “scritto” sui muri di questo piccolo borgo un “segno” del mio mondo poetico, sarebbe stata una straordinaria occasione per “arrivare” agli occhi e al cuore di tanti.
Gioxe De Micheli