Mario Madiai nasce a Siena nel 1944. Vive ed opera a Livorno. Frequenta gli studi presso l’Istituto d’Arte “Passaglia” di Lucca e, sin da giovanissimo si dedica alla pittura. Si distingue subito nelle manifestazioni artistiche nazionali più qualificate degli anni ’60 e ’70, tra gli operatori più attenti e sensibili alle tematiche del reale, segnalandosi all’attenzione della critica più avveduta che, per le sue straordinarie doti creative, lo indica tra gli esponenti artistici più preparati e accreditati. Del suo lavoro si sono occupati studiosi e critici di riferimento come Pier Carlo Santini, Elio Mercuri, Raffaele Monti, Tommaso Paloscia, Renato Valerio, Mario Quesada e Martina Corgnati.

Mostre personali e collettive:
1971, Cisternino del Poccianti (Casa della Cultura), Livorno – 1972, Galleria “Fante di Picche”, Livorno – 1973, Circolo Culturale, Empoli – 1976, Galleria “Bergamini”, Milano – 1977, XXIII Premio del Fiorino, Firenze; XI Edizione Rassegna Nazionale di Pittura “Il Morazzone” – Morazzone (Varese) – 1979, Galleria “Menghelli”, Firenze; Accademia Gioviano Pontano, Napoli – 1980, Galleria” Macchi”, Pisa; Galleria d’Arte Palazzo Letteraria, Verona; Rassegna Nazionale di Pittura, Pistoia – 1981, Rassegna di Pittura Contemporanea, Regione Toscana, Prato; Galleria “Menghelli”, Firenze; Nuovi versanti della pittura in Toscana, Museo Mobile, Grosseto; Galleria ” La Bussola “, Torino; Expo Arte”, Bari – 1982, 1^ Settimana senese di arti figurative, Siena; Galleria “La Rupinaro”, Chiavari; Galleria Comunale “P. Pascucci”, Grosseto; Galleria “Il Nuovo Fuso”, Parma; Pittura oggi in Toscana, Galleria Comunale D’Arte Contemporanea, Arezzo; Expo Arte”, Bari; Galleria d’Arte Contemporanea “Prisma”, Verona; Galleria “L’Arcadia”, Livorno; 2° Pittori in Toscana oggi, Centro Studi sull’Arte, “Licia e Carlo Ludovico Ragghianti”, Lucca; Segnalato Bolaffi (Pier Carlo Santini) – 1983, Galleria “Menghelli”, Firenze; Galleria “L’Arcadia”, Livorno; “Artefiera”, Bologna – 1984, Viaggio pittorico in Toscana, Galleria Comunale, d’Arte Contemporanea, Arezzo; Cisternino del Poccianti, (Casa della Cultura) Livorno – 1985, Galleria “Ippocastano”, Roma; Artefiera”, Bologna – 1986, “The Solomon Gallery”, Londra; Arco, Madrid; Galleria “Locus Solus Flos”, Gioia del Colle, Bari; Fiac, Parigi; Galleria “Menghelli”, Firenze; Art Fair, Londra – 1987, Arco, Madrid; Galleria “Il Segno”, Catania; Galleria “Narciso”, Roma; Galleria “Davico”, Torino; Art Fair, Stoccolma; Galleria “Athena”, Modena; “Hanson Art Galleries”, La Jolla, California, USA; Artefiera”, Milano; “Christian Gallery”, Merano (Bolzano); “Contemporary Art Fair “, Los Angeles; Museo “La Foret”, Tokyo; Il “Nuovo Fanale”, Genova; Proposte 1987, Marina di Massa (Massa Carrara) – 1988, Galleria ” Il Segno Contemporaneo”, Brescia; Art Fair, Stoccolma; Galleria ” Barozzi”, Vignola (Modena); Inter Arte, Valencia (Spagna); “Expo Arte”, Bari; Galleria “Forni”, Tokyo; Galerie Prom, Monaco di Baviera (Germania) – 1989, Galleria “Menghelli”, Firenze; Galleria “Forni”, Bologna; Art Fair, Londra – 1990, Galleria “Forni”, Tokyo; Galerie Prom, Monaco di Baviera (Germania) – 1991, Galleria “Davico”, Torino; Galleria” Il Cenacolo”, Piacenza; Galleria “Novecento”, Salerno – 1992, Auditorium ” 2 Pini”, Roma; Galleria “Aliseo”, Campiglia Marittima (Livorno); Bottega d’ Arte “Excelsior “, Marina di Massa (Massa Carrara); Galerie Prom. Monaco di Baviera (Germania); “Graphis Arte”, Livorno; Forni “Tendenze”, Bologna – 1993, Galleria ” L’Incontro”, Ancona; Galleria “Forni”, Bologna; “Expo Arte”, Bari; “Art Est”, Udine – 1994, Galleria “Rotta”, Genova; Premio Ginestra d’oro, Portonovo; Galerie Prom, Monaco di Baviera (Germania); “Expo Arte”, Bari – 1995, “Arte Fiera”, Bologna; Forni “Tendenze”, Bologna; “Expo Arte”, Bari; Galleria “Il Quadrifoglio”, Siracusa; Galleria “Ciman”, Asiago (Vicenza); Galleria “Marieschi”, Monza; Galerie Prom, Monaco di Baviera (Germania) – 1996, “MiArt”, Milano; “Country Life”, Parma; Galleria “Signoretti”, Pesaro; Studio d’Arte dell’800, Livorno – 1997, “Arte Fiera”, Bologna; Galleria “Davico”, Torino; Galleria “Forni”, Bologna; “MiArt”, Milano; Palazzo Cesi, Acquasparta (Terni); Saie 2, Bologna; Galleria “Il Cenacolo”, Piacenza; Galerie Prom, Monaco di Baviera (Germania); Mole Vanvitelliana “Continuità dell’Immagine”, Ancona – 1998, Galleria Comunale Arte Moderna, Palazzo Racani Arroni, Spoleto (Perugia) – 1999, Miami Art Fair, Miami, USA; Galleria Forni, Bologna; Galleria Prom, Quinta del Lago (Portogallo) – 2000, Galleria Albermarley, London (Inghilterra); Galleria d’Arte ” Il Ponte”, Susa – 2001, Art Fair, Barcellona (Spagna); Museo Delle Mura, Borgotaro (Parma) – 2002, Galleria Armanti, Varese; Chiesa di S. Francesco, Patrocinio del Comune di Como; Galerie Prom, Monaco di Baviera (Germania); Galleria Prom, Quinta del Lago (Portogallo).

Bibliografia:
1974, Madiai – L’incontenibile energia”, Galleria “Il Fante di Picche”, Livorno, a cura di Elio Mercuri – 1988, ” Madiai “, Livorno, opera monografica a cura di Pier Carlo Santini – 1996, “Mario Madiai – I fiori, le foglie e l’acqua”, Edizioni Mazzotta, a cura di Martina Corgnati – 1998, “Mario Madiai – L’ossessione dell’oggetto”, Edizioni A/e dell’Aurora, Verona, a cura di Martina Corgnati – 2001, “Mario Madiai – Dall’A alla Z “, Quaderni artistici, Armanti, Varese, a cura di Renato Valerio.

Girasoli d’agosto
Tutto ciò che è forma e colore mi affascina, anche le cose apparentemente più semplici e perfino quelle che taluni considerano banali. Nella osservazione di questo universo che ai più sfugge, scopro un insaziabile desiderio che mi spinge a cogliere e fissare il “vero e il bello” che in esso vi sono contenuti. Qui in Casoli ho operato nel tentativo di far rivivere soprattutto le vibrazioni e le emozioni che animano questo mio mondo, in tutte le sfaccettature delle sue verità e realtà oggettive nel loro più ampio e distinto manifestarsi. Nel caso specifico, i girasoli che ho rappresentato, sono solo una parte di verità e realtà di un mondo che io catturo con lo sguardo e che interiorizzo per farmele proprie, e che poi traduco in immagini, attraverso il filtro della mia visione pittorica con la complicità della sensibilità del mio agire creativo. Un agire, il mio, che si alimenta e si struttura con una pittura che ha l’intento di far affiorare le più recondite emozioni che si possono scoprire e cogliere attraverso il dialogo che solo un’autentica visione poetica è in grado di proporre, e che il felice connubio tra l’armonia delle forme e la musicalità del colore, contribuisce a determinare, significare e far vivere nel tempo.

Mario Madiai